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La trippa, come molte altre frattaglie, è uno di quei piatti popolari che accomunano gli italiani da nord a sud e da est a ovest. La trippa è un alimento ipocalorico e altamente nutriente a maggior contenuto di proteine e con una porzione minima di grassi. Viene venduta già lavata e parzialmente cotta, e richiede poi un ulteriore tempo di cottura sia per acquistare la giusta morbidezza sia per potersi impregnare degli aromi che le conferiscono un sapore appetitoso. Le tante preparazioni che l’hanno vista protagonista in  ricette sia regionali che creative, sia estive che invernali, tra zuppe, insalate, secondi e anche in fingers croccanti. Ricordiamo la bella intervista a Leonardo Romanelli, uno dei maggiori esperti sul tema e il piatto “il nido dell’ape”, creato dalla chef Cristina Bowerman per Identità Golose 2016, adottato come immagine del convegno.

della trippa
ZUPPA DI TRIPPA, PATATE E PANCETTA
di Manuela Valentini

Ricetta tratta da “Il libro delle frattaglie” di Leonardo Romanelli

500 g di trippa di vitello
1 cipolla bianca
1 carota
1 costa di sedano
1 spicchio d’aglio
1 mazzetto di prezzemolo
1 peperoncino
150 g di pancetta
300 g di patate
1 ½ l di brodo di carne
1 dl di olio extravergine d’oliva

Tritare finemente la carota, il sedano e la cipolla e farli rosolare in una casseruola con l’olio, salando e pepando in abbondanza. Unire poi l’aglio schiacciato ed il peperoncino e portare a completa rosolatura.

Aggiungere la trippa tagliata a listarelle, farla insaporire qualche minuto, quindi bagnare con un po’ di vino bianco. Appena la parte alcolica è evaporata, unire la pancetta e le patate tagliate a cubetti, far insaporire ancora, quindi aggiungere il brodo ben caldo.

Portare a cottura, unendo alla fine il prezzemolo tritato. Si può servire con delle fette di pane tostato.

Nota
La trippa è molto più gustosa se lasciata riposare, meglio cuocerla la sera prima per permettere a tutti i sapori di amalgamarsi creando un giusto equilibrio

 

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