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I sottaceti sono una delle testimonianze più antiche della storia della conservazione dei cibi, i Romani ne erano ghiotti. Sottaceti gustosi come antipasti diventano un contorno per i bolliti e i lessi, come in Veneto o in Piemonte, dove esiste anche la versione in agrodolce. Dalla giardiniera ai cetrioli, alle gustose ciliegie sotto aceto senza dimenticare le norme per una perfetta conservazione

dei sittaceti
PEPERONI SOTTACETO
di Rossella Campa

500 gr di peperoni (peso al netto degli scarti)
400 ml di aceto di mele
1 foglia di alloro
1 spicchio di aglio
1 chiodo di garofano
sale

Lavate, asciugate e tagliate i peperoni a metà, togliete la calotta, i semi ed i filamenti. Ridurli a strisce e poi a quadrotti di circa 2/3 cm per lato. In una casseruola portate a bollore l’aceto con gli aromi ed un po’ di sale.

Mantenendo il liquido sempre in leggera ebollizione tuffate metà dei peperoni e cuoceteli per un paio di minuti. Scolateli molto bene e fate la stessa cosa con i restanti peperoni.
Disponeteli su un canovaccio pulito e lasciateli asciugare, potete anche tamponarli con carta assorbente. Tenete da parte il liquido di cottura.

Utilizzando un vasetto in vetro capiente e sterilizzato, inserite i peperoni cercando di riempire bene tutti gli spazi, ricopriteli di liquido bollente e, se volete, lasciate anche gli aromi. Chiudete bene e capovolgete il vasetto sino a raffreddamento.

Non occorre sterilizzare, conservate in un luogo fresco e buio per un mese prima di consumarli.

 

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